Responsabilità & Realtà

Buongiorno a tutti voi, cari lettori!!!

Oggi vorrei invitarvi ad una riflessione riguardante il mondo che ci circonda e la nostra attenzione verso ciò che facciamo. Si, perchè siamo in un momento storico abbastanza delicato per noi esseri umani. Sempre più spesso si sente parlare di sostenibilità e rapporto con l’ambiente, ci sono molte iniziative lodevoli al riguardo e la gente dimostra sempre più un’apparente interesse alla questione.

Apparente, perchè dico così? Perchè da vari studi ultimamente effettuati la tendenza non è così ben marcata. Per quanto riguarda il mondo delle calzature si è arrivati ad un punto abbastanza folle che potete ben vedere rappresentato in questa immagine che ho preparato per voi….

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Vorrei attirare la vostra attenzione sul fattore PREZZO. Per la prima volta nella storia siamo ad un punto in cui il più grande sito di commercio online del mondo vende un paio di calzature alla metà del prezzo di un #bigmac …!   – SIG ! –

Ora, se #Amazon e chi vende tramite esso fa una mossa simile non è certo per sfizio ma perchè è previsto ci sia mercato a riguardo. E poi stiamo a parlare di riciclo, qualità, sostenibilità, salute quando c’è evidentemente un largo bacino d’utenza disposto ad indossare ed utilizzare articoli simili?

Perchè succede ciò? Non è plausibile la sola necessità poichè queste calzature vengono vendute tramite un sito online, quindi richiede un accesso, e le spese di spedizione sono 20 volte tanto il valore dell’oggetto. Quindi restiamo centrati su ciò che si compra. Probabilmente il problema, generalizzato, è mancanza di nozioni al riguardo e pigrizia nel cercare di reperirle. 

Un articolo simile non può avere una durata neppure lontanamente accettabile, la sua composizione sarà in gran parte in materiali plastici ( Pelle PU ) e tutto ciò  inciderà due volte sulla nostra salute. Si perchè oltre ad avere addosso qualcosa di poco salubre ci spingerà ad un nuovo acquisto, spinti dalla voglia di “nuovo e in più” e perdipiù porterà ad un carico di smaltimento che sarà sulle spalle non solo del sistema preposto ma anche del pianeta.

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Vi fregate con le vostre mani non una, non due ma fino a quattro volte!!! E pensare che non ci vuole poi molto, con la tecnologia che abbiamo sempre a disposizione fulltime in tasca, a sapere cosa stiamo comprando. Basta leggere le etichette che DEVONO indicare la composizione di ciò che state acquistando e il luogo di produzione. Poi un piccolo procedimento di deduzione riguardante il rapporto tra ciò che leggete ed il prezzo.

E infine il caro vecchio TATTO; toccate ciò che volete comprare, sentitene la consistenza e se per le vostre mani non è invitante state pur certi che con ottime possibilità non ne varrà la pena. Se avete a casa qualche indumento od articolo di una 20ina d’anni fa o più come jeans, maglioni di  pura lana, cotone, provate a riprenderlo in mano. Sentitelo con le mani, appoggiatelo alla faccia ed avrete un piccolo metro di paragone su ciò che vi troverete in mano.

Conservare-i-vestiti al-rovescio

Fortunatamente a quanto pare c’è una piccola ma COSTANTE crescita della tendenza MENO QUANTITA’ MA PIU’ QUALITA’ e vi assicuro che per quanto possa apparire meno invitante nell’immediato, per il futuro sarà una piacevole sorpresa. C’è più gusto ad avere qualcosa che ti accompagna a lungo e mostra, ricorda il passare delle stagioni. E spesso si può pure RIPARARE dando ulteriori spunti.

Quindi il mio invito è: informatevi, ragionate indipendentemente da ciò che vi circonda, spendete responsabilmente sia il vostro denaro che il vostro tempo e ne guadagnerete in salute.

Se aveste bisogno di suggerimenti o consigli e assistenza, resto a disposizione come sempre.

Buoni passi.

Giacomo.

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