Come? Scarpe classiche … senza calze?! Parliamone.

Per tanti uomini una vera offesa allo stile ed alla decenza. Non sono completamente d’accordo e qui vi espongo la mia opinione e il perchè secondo me …

So che può sembrare a qualcuno un argomento futile se non addirittura sciocco ma nel mondo maschile viene dibattuto più spesso di quanto si pensi. Si perchè se durante 3 stagioni su quattro il problema non si pone, poiché è relativamente semplice trovare calzature che siano confortevoli in primavera – autunno – inverno altrettanto non si può dire per l’estate. Perchè in estate guarda un po’ fa caldo, quindi indossare scarpe formali mentre all’esterno ci sono 25-30° può essere poco piacevole. Ci sono alcuni escamotage che si possono attuare per ovviare a questo, i quali però hanno la necessità di essere ben accordati tra loro. Non entrerò TROPPO nel discorso stile perchè a parte alcuni punti fondamentali credo che sia un tema molto molto personale. Fondamentalmente molti dei suggerimenti che troverete qui sono applicabili anche al mondo scarpe Donna

Un punto fondamentale ed imprescindibile nel portare la calzatura formale secondo me è che non si faccia mai senza la calza. Per un discorso di continuità di stile nel rapporto tra abito e calzatura l’accessorio calza non è tralasciabile. E’ veramente un pugno in un’occhio per quanto riguarda l’estetica. Dalla stragrande maggioranza degli appassionati è considerata una scelta anzi volgare e di pessimo gusto, molto superficiale e rozza. Ci sono delle eccezioni? SECONDO ME, si. Ovviamente dipendono dallo stile della calzatura. Per la suddetta maggioranza l’unico modello utilizzabile senza calza è la “boat-shoe” la scarpa da barca. E fino a qui tutto ok.

Io sono più possibilista verso altri modelli. Ad esempio il mocassino, o loafer, essendo un modello di calzatura più spensierato permette ALCUNE licenze in determinati casi. In primis, il colore. Questo gioca un ruolo fondamentale nella PERCEZIONE del rapporto piede-calzatura-ruolo.

Se un mocassino è di fattura particolarmente leggera e di tinte chiare-pastello o addirittura osa colorazioni più vivaci e viene abbinato ad un’ abbigliamento dichiaratamente informale e spensierato l’abbinata “senza calza” per me è accettabile. Un mocassino beige di nappa e sottile fondo cuoio, estremamente flessibile ben si abbina ad un completo in cotone o lino e tiene distanti dalla scelta sneakers che secondo me è la vera sciatteria. La sneaker del gentleman ben vestito è la loafer. Con i colori è bello giocare e prendersi licenze nei periodi estivi: un bel mocassino azzurro, verde, rosso o rosa possibilmente con tinte sfumate è una vera gioia per gli occhi e l’umore ed è assolutamente accettabile per passeggiare rilassati e confortevoli durante le stagioni più calde. Ovviamente in ufficio o durante incontri- eventi formali va lasciato ben bene in scarpiera, a meno che non sia un’aperitivo lungolago-mare-canale tra colleghi. Quindi, per me certi modelli di calzatura classica sono ammissibili senza l’uso della calza a patto che trasmettano un senso di leggerezza, comfort e disimpegno tanto nella costruzione quanto nella colorazione.

Colori vivaci o pastello alleggeriscono lo spirito della calzatura rendendone più disimpegnato l’aspetto.

Ora entriamo in un discorso più “serio”, COSA compromette il comfort dell’utilizzo senza calza?

IN PRIMIS la fattura della calzatura. Con questo intendo innanzitutto la qualità della lavorazione e del pellame che la compongono, senza eccezione per nessuna parte di essa. NESSUNA! Perchè il piede è infinitamente più debole della scarpa ed infilarlo nudo in un articolo mal fatto equivale ad una condanna. Quali sono le caratteristiche che dovrebbero essere imprescindibili ? Innanzitutto materiali NATURALI il che si traduce in PELLE ovunque. Tomaia, fodera, suola tutto dev’essere in pelle-cuoio. Perchè la pelle assorbe il sudore e ne rilascia buone quantità in breve tempo permettendo la traspirabilità.

Questa etichetta DEVE essere presente su almeno uno dei pezzi che compongono il paio. Solitamente sulla suola.

La parte della scarpa che più si trova a contatto con il vostro piede è:

la FODERA. Questa DEVE essere in pelle di alta qualità, morbida e flessibile. Uno dei materiali migliori che potete trovare per questo è L’AGNELLO: morbidissimo, flessibile, un comfort totale in qualunque situazione e in qualunque scarpa. La fodera è un punto in cui l’attenzione del produttore spesso si fa più vaga perchè lo è anche quella dell’acquirente. Se ne avete la possibilità poi scegliete scarpe sfoderate, per me il top ma necessitano di una costruzione e di un pellame della tomaia ottimi perchè non deve assolutamente graffiare in alcun punto.

IL SOTTOPIEDE: ovviamente in pelle e possibilmente intercambiabile poiché il sudore prima o poi lo rovinerà.

Aggiungere un sottopiede con sostegno all’arco plantare aumenta notevolmente il comfort.

LA SUOLA: materiale migliore in assoluto il cuoio, che deve avere uno spessore non superiore ai 4mm. Io per le mie sto tra i 2,5 e i 3 sinceramente. Ed anche questo deve essere di buona qualità, non cartone e diffidate come la peste del cuoio riciclato. Si tratta di cascami e residui di cuoio macinati e tenuti assieme con collanti che tutto assicurano fuorchè la traspirabilità. Mi pare scontato dirlo ma delle derby o oxford magari doppia o tripla (!) suola portate senza calze sono assolutamente ridicole, stridono con tutto il resto come un coltello su di una lavagna.

LA TOMAIA: Qui discorso a parte ed importante. Punto cruciale di questa in un ambiente caldo è il tipo di concia a cui è stata sottoposta. La concia è il processo che permette alla pelle di diventare imputrescibile e di mantenere tutte le sue caratteristiche nel tempo. Ci sono due modalità di concia, quella vegetale e quella al cromo. La prima è assolutamente preferibile soprattutto nei periodi caldi perchè la pelle mantiene caratteristiche di traspirabilità molto elevate, difficilmente rilascerà colore su piedi-calze e riduce al minimo le reazioni allergiche. Di contro più difficilmente troverete scarpe con aspetto “luccicante” che abbiano il pellame conciato al vegetale. La concia al cromo da una base di colorazione alla pelle più stabile ed omogenea diciamo per cui poi le tinte riescono ad avere più facilmente certe tonalità ed a mantenerle inalterate.

Ecco del pellame trattato con concia al cromo, nella tipica colorazione che assume alla fine del processo.

Attenzione ho detto “difficilmente” non impossibile. L’effetto suddetto è ottenibile anche sul pellame “vegetale” ma la scarpa deve essere veramente di ottima fattura poiché il produttore si sarà prodigato con cere e tecnica per far si che assuma un tale aspetto.  Rispetto ad una pelle conciata al cromo, la tempra della pelle al vegetale è generalmente più rigida e compatta, anche se molto dipende dalle ricette e dagli ingrassi utilizzati. Il bello di questo pellame è che le sfumature sono sempre più evidenti con il passare del tempo.

D’altro canto è molto più semplice trovare scarpe a buon mercato che abbiano facilmente un’ aspetto più “formale” con concia al cromo in quanto le colorazioni che poi saranno possibili su questo tipo di pellame si presenteranno come totalmente uniformi, lucide, a specchio anche. Questo però permette di scovare questa caratteristica in quanto il rapporto qualità-aspetto-prezzo diventa più evidente. Quindi, se pensate di usarle senza calze scordatevelo perchè faranno soffrire il piede: suda, si gonfia e la reazione tra il sudore e i componenti di tomaia-fodera ( perchè una buona fodera se il prezzo non è adeguato difficilmente si trova) può portare facilmente ad irritazioni e cattivi odori.

Possiamo poi fare una breve digressione sulle scarpe da uomo in un’ altro materiale meraviglioso che è la RAFFIA. Qui l’abilità e l’attenzione di chi le produce deve essere a livelli altissimi per far si che dia quel comfort assoluto in condizioni di caldo torrido che solo un materiale simile può dare. TUTTO in essa deve essere di ottima qualità. Materiale morbidissimo e manovalanza esperta produrranno un articolo fresco, comodo, affascinante. Probabilmente la difficoltà maggiore nella produzione di una scarpa simile è far si che pur essendo SFODERATA non sfreghi sulla pelle del piede, assolvendo così al suo compito di scarpa sì di stile ma soprattutto confortevole nei climi più caldi.

Per me LA SCARPA del gentleman estivo in relax dovrebbe essere quella. Certo richiede un certo grado di savoir-faire e portamento spensierato che forse in Italia non è proprio parte del nostro bagaglio per quanto riguarda la scarpa maschile ATTUALMENTE ma nel passato era più semplice trovarla in certe zone d’Italia, quindi chissà non si possa assistere ad un ritorno. Al momento è più semplice trovarla di brand etraeuropei.

Ora andiamo brevemente in un’ altro tema che può rendere più o meno piacevole l’utilizzo di una calzatura senza calze: la vostra alimentazione. Pare incredibile vero ma quello che assumete giornalmente attraverso il cibo influenza vari fattori tra i quali l’acidità del vostro sudore. Non è certo una novità che il corpo espella tramite sudore alcuni principi assunti con l’alimentazione e che taluni siano così anche recepibili diciamo, all’olfatto. Quindi anche regolare la propria alimentazione può portare benefici in quanto il piede, nudo e costretto in un’ ambiente potenzialmente caldo, è una delle zone in cui mediamente si suda di più e unito al movimento questo crea un mix di fattori in grado di compromettere il comfort.

L’equilibrio tra l’assunzione di cibi acidificanti ed alcalinizzanti fa parte del benessere fisico

Mangiare cibi ricchi di zuccheri, alcool o con grado di acidità elevato è notorio non faccia bene né alla circolazione né al nostro fegato il quale, poveraccio, se intasato di certe sostanze non riesce ad elaborarle adeguatamente e trasmette a tutto il corpo questo malessere. Non ultimi i piedi che risulteranno più suscettibili di gonfiore e secrezioni acide che porteranno irritazione cutanea e odore sgradevole. Se in più aggiungete una vita sedentaria o magari ore seduti ad una scrivania potete ben immaginare quale sia il risultato. Quindi Evitare di usare scarpe senza calze anche se prevedete di muovervi poco, eviterete così il gonfiore. E non pensate di toglierle mentre sono gonfi, non riuscirete più a re-infilarle!

Quindi, eccoci arrivati alle conclusioni finali. Ripeto, conclusioni PERSONALI per quanto riguarda il gusto e lo stile.Se volete conservare un certo stile anche durante i mesi più caldi ma concedervi delle piccole digressioni si può fare se con gusto e un minimo di attenzione. A me piacciono un sacco le scarpe colorate in primavera-estate e non disdegno lo stile “socks-free”.

Gentlemans, a voi la scelta

Ma come sempre, buoni passi!

Giacomo

Tips&Tricks per camminare bene! PT. 1

Ben ritrovati! In questo nuovo articolo vi darò alcune indicazioni di massima per capire come prendervi cura delle vostre calzature e come scegliere il tipo di scarpa a seconda dell’utilizzo che ne dovrete fare. E’ una guida per lo più dedicata alla stagione calda, paradossalmente il momento più complicato per acquistare scarpe; perchè se da un lato la possibilità di scelta diventa enorme dall’altro la loro struttura è decisamente striminzita e quindi più complicato che assolvano il loro compito egregiamente. Perchè non sia troppo in una volta sola dividerò in più parti. BUONA LETTURA!

PRENDERSI CURA DEI SANDALI IN CUOIO E PELLE.

Ecco il primo suggerimento. A molti capiterà a fine stagione estiva di archiviare i sandali in cuoio-pelle semplicemente lasciandoli in scarpiera in o buttandoli in una scatola fino alla prossima estate. Poi quando vengono ripresi sono abbastanza duri, secchi, poco confortevoli. Ora, tralasciamo il fatto che bisognerebbe dar loro un po’ di cura anche prima del letargo invernale. Vediamo Cosa fare una volta che li riprendete in mano. La pelle è un materiale che possiamo considerare “vivo” poiché ha bisogno di idratazione per rimanere elastica e comoda sulla pelle, sopratutto nuda. E per questo scopo esistono le varie creme da scarpe.

Però con i sandali noi andiamo ad appoggiare la nostra epidermide direttamente sulle superfici trattate con queste creme che, per quanto noi possiamo selezionare la composizione chimica migliore quasi sempre di agenti coloranti, impermeabilizzanti, allarganti o conservanti si tratta. E con il sudore della pelle è possibile che tutto ciò porti qualche reazione da parte del nostro organismo. E quindi? Io le scarpe di cuoio-pelle che utilizzo scalzo, durante la stagione estiva le tratto con creme delicate nate per la cura del corpo. Solitamente creme bio, a base di olio di argan o olio di mandorle ed idratanti. La calzatura torna velocemente morbida, molto piacevole da utilizzare e spesso anche profumata. E molto più salutare nel contatto con la pelle.

Ovviamente trattamento da ripetere a seconda della frequenza di utilizzo della scarpa. Il bello è che essendo creme per il corpo potrete distribuirle direttamente con le mani. Preciso che non danno alcun tipo di protezione dall’acqua ma in caso ad esempio di pioggia consentono alla scarpa di superare la prova con più facilità.

ATTENZIONE AI MATERIALI!

Particolarmente per: fodera, tomaia, sottopiede, suola.

Altro argomento essenziale per il periodo estivo è il materiale con cui è creata la scarpa.

Cominciamo dicendo che tutti i TESSUTI non si allargano. MAI. Sopratutto quando vengono utilizzati per creare la tomaia di una calzatura dato che sono sempre di trama molto fitta per conferire maggior robustezza. Spesso la fodera interna è in pelle, su cui viene applicata la tomaia, ma questo conta solamente per quanto riguarda la traspirabilità e il comfort. Difficile trovare una calzatura sfoderata perchè deve essere molto attenta sia la scelta dei materiali sia la costruzione: il piede viene direttamente a contatto e il rischio che lo sfregamento rechi fastidio è alto. Tornando alla fodera; fate attenzione che sia vera pelle, così come il sottopiede. Se avete qualche lecito dubbio vi può venire in aiuto un piccolo adesivo che per legge deve essere applicato almeno su una delle due calzature e rappresenta una breve legenda dei materiali utilizzati. Lo vedete qui sotto.

Ovviamente ogni parte che venga a contatto con il piede dovrebbe essere il più naturale possibile. Quindi per la fodera pelle o tessuto e per il sottopiede pelle. Il tessuto nei sottopiedi porta sfregamento e possibile irritazione così anche ogni tipo di materiale sintetico. In questo caso possibili anche allergie dovute alla reazione tra l’acido del sudore e i vari agenti chimici presenti. Rischio quasi nullo se il sottopiede è in vera pelle, anzi assorbirà anche una parte del sudore per poi rilasciarlo una volta tolte. Quindi se fodera e sottopiede sono in “altri materiali” meglio starne lontani. A meno che non si tratti di calzature per un qualche uso professionale o sportivo ma qui entriamo in un’ altro ambito.

Qui sotto potete vedere un piccolo extra che purtroppo non viene preso in considerazione quasi da nessuna etichetta: il cuoio rigenerato. Cos’è?! Cominciamo dicendo che il CEN (Comitato Europeo di Nomazione ) ha ritenuto che per dargli un nome la terminologia adatta fosse “RIGENERATO DI FIBRE DI CUOIO” e la definizione di cosa tecnicamente sia, fosse questa: “Materiale costituito da pelli conciate disintegrate meccanicamente e/o chimicamente in particelle fibrose, piccoli pezzi o polveri e, successivamente, con o senza la combinazione di legante chimico, trasformato in fogli.” E qui sotto potete vedere come si presenti la dicitura sulla suola e l’aspetto che assume una volta cominciato ad usurarsi.

Ora, per quanto sia assolutamente giusto l’intento di riutilizzare gli scarti di cuoio e pellami, finchè si tratta di impiegarli per alcune parti ok. Ad esempio per i contrafforti va benissimo e va tutto a vantaggio anche dell’ambiente ma vi assicuro che una suola costruita con questo materiale ha una vita breve, difficilmente la gomma vi si aggrappa bene, se si bagna è un disastro. Quindi se in una scarpa vedete la dicitura di cui sopra sappiate che vale la pena solo se costa davvero poco e dovete farne un uso “spensierato”. E’ comunque un po’ meglio della gomma di bassa lega, per quanto riguarda sudorazione e traspirabilità.

Qui termina la prima parte di questa piccola guida, siate altruisti e CONDIVIDETE, potrà essere d’aiuto a più persone di quante pensiate. Buoni passi e a presto!

Giacomo.

Belle bellissime ma… Non fanno per me!

Quante volte vi sarà capitato di pronunciare queste parole, o di averle sentite dire da qualcuno? Magari proprio durante un giro di shopping dedicato ad un nuovo paio di calzature Troppo alto il tacco, troppo a punta, troppo tonde, troppo originali, troppo colorate, troppo serie, troppo belle (?!)
Se per caso vi doveste riconoscere in una di queste situazioni, sappiate che secondo me, vi siete presi in giro da soli/e . Credo che nel momento in cui una parte di voi ammetta che un dato articolo vi piace, sia plausibile che questo faccia per voi. Certo, ad una prima occhiata quel paio di scarpe verdi non rispecchia il vs solito stile, dopotutto il classico vi rappresenta in maniera perfetta però, se qualcosa vi stuzzica mentre guardate la vetrina, fatevi trasportare ed entrate, chiedete di provarle e guardate come possono caratterizzarvi in quel momento. Potreste scoprire un nuovo modo di vedervi e spesso basta un piccolo particolare per far uscire, in maniera sottile anche, una sfumatura del Vs carattere. Perché spesso, durante i ns acquisti, siamo vittime inconsapevoli del personaggio che ci siamo cuciti addosso. Ma praticare uno strappo in quell’abito puo’ essere davvero terapeutico, credetemi, l’ho provato in prima persona e … WOW!

Eccole le colpevoli della mia rivoluzione interiore, non ho più smesso di acquistare scarpe colorate ed ho scoperto un mondo e un modo nuovo di indossare e abbinare qualsiasi tipo di abito. Non c’è stile che non possa giovare dal lasciarsi andare ad una digressione e soprattutto non esiste uno stile che sia “troppo bello per voi”. Nel momento in cui vi stuzzica, vi attrae, vuol dire che in qualche modo sapreste immaginarvelo addosso.

Ed allora fatelo, provate e riprovate e nella vs mente cominceranno ad affacciarsi le possibilità di utilizzo ed abbinamento con ciò che avete già.
Io nel mio piccolo, negli anni, ho imparato ad eliminare totalmente questa frase così categorizzante: “Non fa per lei” ! Non esistono limiti per quel che riguarda il gusto delle persone con cui ho a che fare. Gli unici limiti su cui possiamo discutere sono quelli FISICI, il resto è tutto un mondo di possibilità aperte di cui è meraviglioso parlare e confrontarsi a quattr’occhi.
Se vedo un paio di scarpe che mi attirano entro e le provo. Poi possono STARMI MALE in rapporto alla mia struttura fisica,proporzioni e portamento ma se non ci si osserva…

Che voi siate adepti del TotalBlack o del FullColor un passetto nella direzione opposta, state tranquilli, non vi nuocerà.
Per quanto mi riguarda, se un giorno dovessi accompagnare chiunque stia leggendo queste righe, vorrei fosse chiaro che il mio supporto sarà unicamente rivolto alla Vs soddisfazione, immediata e futura. E se questo vorrà dire mettere in discussione lo stile di una vita, avrete con voi un consigliere spassionato.
Fatevi coraggio, avanti!

Buoni passi
Jack.

Lo stile, senza incertezze.

Ed eccoci di nuovo qui. E’ arrivata l’estate, il periodo di massimo utilizzo della calzatura aperta. Mai come in questo momento le scarpe, complice il “ritirarsi” degli abiti e della loro presenza scenica, si trovano così al centro dell’attenzione. Quindi si presta attenzione alla forma, alla comodità, al colore,allo stile e alla cura dei propri piedi, veri protagonisti di ogni Vs outfit. Inutile dire quanto sia importante, ancora di più in questa stagione, scegliere scarpe di ottima qualità. Infatti un buon materiale non vi farà sudare o sarà comunque in grado di assorbire il sudore senza diventare maleodorante. Quindi finisce qui, tutto a posto? Certo che no.

Pronti a vedere qualcosa di brutto&scomodo?

Eccolo qui!

Ebbene si, capita. Il tacco alto, ma non solo, può portare alla fuoriuscita delle dita dalla sagoma della scarpa. In sostanza si procede con le dita “aggrappate” disperatamente al bordo della suola, portando ad un’andatura scomoda, sfregamento eccessivo della pianta,affaticamento delle gambe e delle articolazioni e … concedetemelo, un’effetto estetico che fa davvero ribrezzo.

Si può ovviare con un piccolo trucco. Semplice,efficace,invisibile al 90%.Si tratta semplicemente di inserire un piccolo mezzo sottopiede in gel/silicone trasparente esattamente sotto la pianta del piede. Sono di solito di misura tale da non fuoriuscire e seppure variabili in forma e spessore a seconda della marca, difficilmente interferiscono con la calzata. Eccone due modelli differenti.

Quello della Bama è leggermente più ampio e meno spesso. Sono entrambi autoadesivi grazie al materiale di cui sono composti. Il bello è che sono virtualmente riutilizzabili all’infinito dato che, una volta esaurito l’effetto adesivo magari spostandoli da una scarpa all’altra, basta lavarli con acqua e sapone neutro. E torna tutto come prima. Così se ne acquistate più paia ve li potete comunque giostrare su più modelli. Non aiutano solamente per i tacchi alti, ma risolvono anche il problema di suole che ammortizzano poco, o troppo poco spesse, e che causano dolore sotto la pianta.

La loro funzione sui tacchi alti viene svolta così; offrono un’appoggio / freno al piede che, invece di scivolare in avanti, resta al suo posto. Così eviterete di dovervi “aggrappare” con le dita al bordo, vesciche e calli dovuti allo sfregamento continuo della pelle sul sottopiede e, per chi soffre di alluce valgo, di pesare con tutto il corpo sulla zona dolorante. Sono veramente un aiuto molto valido e, sopratutto, effettivo.

Al momento dell’acquisto magari estraeteli dalla confezione, tanto la parte adesiva è protetta da una pellicola. In questo modo potrete valutarne meglio forma e spessore.Questo è quanto potete fare DOPO l’acquisto delle vostre amate scarpe.

Quanto potete fare PRIMA è valutare la calzatura in base alla FORMA del vostro piede. Dato che gli articoli che normalmente trovate in commercio non possono seguire perfettamente ogni curva dei vostri piedi, dovrete porre attenzione a come essi le calzeranno. Ancora di più quando si tratta di sandali che lascino le dita scoperte, poichè nulla le tratterrà. Può non essere facile. Sopratutto, quando qualcosa ci attira molto, è difficile essere obbiettivi, anche verso noi stessi. Se non vi sentiste sicuri, indecisi o dubbiosi, contattatemi. In un sol colpo vi sarete presi cura della vostra salute

e del vostro investimento economico.

Buoni passi, a presto!