Punti importanti

Questa volta cerco di darvi alcuni strumenti per prevenire acquisti che vi riservino sorprese.

Qui potete vedere in primo piano la suola di una calzatura che, a prima vista, pare dotata di cucitura Blake su fondo cuoio, in canalino aperto e inserto antiscivolo in gomma.
Una scarpa dotata di una dotazione di tutto rispetto quindi. Peccato sia tutta apparenza.

Cominciamo con la prima cosa che deve assolutamente colpirvi quando maneggiate una scarpa come questa. IL PESO. Una suola così configurata non può essere leggera poiché tutti gli elementi che la compongono necessitano di spazi e spessori ben precisi e sotto i quali non si può, fisicamente, andare.

A questo punto potete dare un’occhiata al sottopiede. Se non è completo, ovvero non ricopre tutta la lunghezza dell’interno, si dovrebbero vedere i punti della cucitura nella zona in cui appoggiate la pianta del piede.
Se fosse completo, provate ad alzarlo, senza far danno. Se i famosi punti non fossero visibili, ci sono ottime probabilità che siano FINTI.
Se il sottopiede fosse completo e non rimuovibile provate a spingere con il dito dalla parte dell’inserto in gomma verso l’interno, diciamo. Se risultasse troppo cedevole, vuol dire che la sostanza proprio non c’è.

Come in questo caso. Vedete che i punti all’interno non si vedono, ed anzi tolto il sottopiede appare subito la parte intrena dell’inserto in gomma. Quindi, oltre ad essere finta la cucitura è inconsistente anche la suola che farà così sentire sotto la pianta ogni minima asperità.

Questi scherzetti, se così vogliamo chiamarli, non sono appannaggio solo degli uomini ovviamente.
Le grandi marche si sono accorte che stanno, fortunatamente direi, aumentando le donne attente alla qualità delle loro calzature. E così, come spesso capita anche nelle famiglie migliori, qui potete vedere la stessa cosa attuata su di uno stivaletto di un grande brand d’oltralpe.

Il problema qui è che la curvatura della suola, data dall’altezza del tacco, e il gambaletto rendono difficoltoso verificare a vista come sia la pianta all’interno. Anche se si riuscisse ad alzare il sottopiede sarebbe difficile allungare l’occhio fino all’interno. Più alto è il tacco, più è difficile fare questo tipo di verifica. Se ci passate, potete provare ad infilare la mano e tastare. Sul perimetro, dovrebbero sentirsi i punti, almeno leggermente.
E anche qui torniamo al controllo “visivo”. Valutate quindi lo spessore della suola.

Qui riesco a farvi vedere il confronto con uno stivaletto molto simile prodotto da Church’s, che fortunatamente mantiene un certo range di qualità. La differenza tra le due suole si nota. È evidente che su quello inglese è presente anche la suola in gomma, sopra a quella in cuoio, ma è giusto per farvi capire con quali spessori dovreste aver a che fare.

Quello indica, abbastanza spesso, la possibilità che la cucitura della suola sia reale o fittizia.

Da questo dipenderà, come sopra, anche il peso della scarpa.

Con questo non voglio dire “non acquistatele” , perché se vi piacciono e se per voi la spesa è accettabile, perché no? Purché l’acquisto sia CONSAPEVOLE di cosa sia. E si sappia così a quali problematiche si potrebbe andare incontro con l’uso e, sopratutto, cosa e quanto poter “chiedere” alle vostre scarpe.

Conto tutto questo vi sia utile e ci vediamo alla prossima…

Buoni passi!
Giacomo.

La natura sulla pelle …

… che effetti ha?

Restiamo in ambito invernale. Mai come in questa stagione le calzature, in ogni loro parte, vengono messe a dura prova dagli agenti atmosferici. Spesso possono subire danni se non gravi, quantomeno fastidiosi per il proseguo della giornata.
Basti pensare ad un paio di scarpe inzuppate …

Come dice un noto slogan “prevenire è meglio che curare”.

Vediamo quindi, con questo piccolo vademecum, in cui sarò abbastanza generico, come prevenire. Avrete bisogno di alcuni piccoli accessori, nulla di che ma essenziali per ottenere risultati soddisfacenti. Suggerisco vivamente di non delegare ad altri questi piccoli accorgimenti, fatelo voi e po ditemi se non vi ha dato soddisfazione!

Step 1
Prendete le vostre amate scarpe, inserite le forme o se non ne avete, riempitele con un bel pò di carta straccia, questo permetterà di avere la pelle ben tirata (anche le scarpe hanno le rughe!). Prima di iniziare, dare una buona spazzolata alle scarpe. Per pulire la zona del guardolo lo strumento migliore è uno spazzolino da denti.

NECESSAIRE :

1) FORME 2) SPAZZOLINO 3) SPAZZOLINO IN OTTONE 4) GUANTO IN LANA 5) TAMPONE SPARGICREMA

SCARPE IN CUOIO GRASSO:

Queste sono, come si può facilmente immaginare, le più facili da manutenere. Di questa categoria possono fare parte calzature da montagna, da trekking, da neve, da lavoro, stivali da moto, anfibi di stile militare, scarponcini, selle, stivali da equitazione etc etc…

Il prodotto migliore, se non sono scarpe casual da utilizzare ogni giorno o, al contrario, se svolgono ruoli pesanti ogni giorno, è il grasso. Il classico barattolo di latta “grasso di foca” , tanto facile da trovare nei negozi di accessori per calzature.

Tranquilli, non è vero grasso di foca, ad oggi son grassi vegetali, il nome è stato mantenuto perché storico. Ha la controindicazione di rendere la calzatura un po’ “pastosa” diciamo. E’ impegnativo da assorbire e non va bene su pellami troppo rifiniti o sul camoscio ma, su quelli giusti, li rende perfettamente impermeabili, morbidi e caldi. Nel caso di calzature da lavoro un trattamento una volta alla settimana farà bene. Spargetelo con uno straccio,in maniera uniforme e con movimenti circolari. Non troppo,basta stenderne un velo. Poi lasciate li qualche ora. Dopodichè strofinate con un panno di lana,se vi piace una rifinitura più lucida. Per gli stessi impieghi, ma con un grado di rifinitura maggiore, c’è questo bel prodotto della SAPHIRE. Molto nutriente e che permette un migliore risultato se si vuole, lucidandole CON ENERGIA, che splendano.

SCARPE IN CAMOSCIO O PELLAME SCAMOSCIATO.

In questa categoria, la più delicata, inserisco anche i famosi UGG. Questi temono i liquidi, MOLTO. Se si bagnano,macchia quasi assicurata e piedi a mollo. Appena li comprate,trattateli.

Poi decidete che effetto volete ottenere. Dico questo perché, in commercio esistono dei buoni prodotti spray per camoscio, in grado di ridare un po’ di tono al colore della scarpa. Sono leggermente impermeabilizzanti. Eccovene una selezione.

Meglio usare un tono di colore più chiaro, rispetto all’originale, se non trovate l’esatta tonalità. Se proprio vi sentite diffidenti provate nella zona interna.

Prima pulite la scarpa con lo spazzolino, in ottone, in ogni parte in modo da sollevare un po’ il “pelino” e poi, da una distanza di circa 20cm, spruzzare il prodotto in maniera uniforme. Senza soffermarsi su di un punto,muovetevi e non fate chiazze perché son difficili da assorbire e potrebbe formarsi una macchia. Lasciate asciugare una mezz’ora e poi spazzolate leggermente.

Se invece volete semplicemente prevenire macchie o sono calzature invernali che prevedete di utilizzare anche con il maltempo, meglio andare su prodotti più specifici. In questo caso, tra tutti quelli che ho provato, i brand dei prodotti spray sopraelencati, producono i migliori impermeabilizzanti.Ma la medaglia d’oro va al Collonil Carbon Pro.

Ottimo, funziona su qualunque materiale ed offre una protezione di alto livello a lungo. Sono tutti prodotti INCOLORI. Per il resto vale la stessa procedura degli spray colorati. Non trasformeranno uno “Chukka Boot” in un Hunter da caccia, ma vi salveranno tranquillamente dalle piogge, anche abbondanti. Questi prodotti sono utilizzabili anche su calzature in tessuto,effettuando la spazzolatura iniziale con una spazzola morbida ed evitando quella finale.

Due accortezze; svolgete l’operazione appoggiando le scarpe su di un piano che avrete preventivamente protetto e in un luogo aerato. Odorano, parecchio, di chimico-silicone. Anche dopo il trattamento, la fase di asciugatura, meglio farla fare dove circola aria.

SCARPE IN PELLE “LISCIA”

In questa categoria inseriamo tutte le scarpe che, di solito, maggiormente popolano le scarpiere. I prodotti che vi mostro di seguito sono tra i migliori in commercio, hanno tutti prezzi abbordabili e una grande varietà di colorazioni. Importante la presenza di cere naturali in buona quantità.

Si applicano, dopo un’accurata spazzolatura iniziale, con uno straccetto o con il tampone visto all’inizio. Dipende da quanto vi piace sporcarvi le mani e che grado di precisione volete. Le dita, per questo, sono il top. Come per gli spray, scegliete un tono di colore più chiaro rispetto a quello della calzatura, se non è esattamente il suo. Con i classici blu scuro-nero-testa di moro non avete di queste preoccupazioni, se la vs scarpa è di questo colore. La crema va data prima sullo straccetto-tampone POI sulla scarpa. Questo per evitare macchie date dalla permanenza,anche breve, del lucido inutilizzato sulla pelle. Movimenti circolari, attenti a coprire ogni angolo, quantità QB. Questo è un fattore che imparerete con la pratica ma meglio due passate distanziate di una mezz’ora che una troppo abbondante. Lasciate asciugare finché al tatto non vi sembreranno assolutamente “normali” , non semplicemente asciutte.Poi,panno di lana e olio di gomito per lucidare. Più lucidate più le cere si scaldano e donano lucentezza. Meglio con movimenti circolari.

IN CASO DI CALZATURE DOTATE DI BROGUE ( la bucherellatura d’ornamento tipica delle scarpe inglesi) se questa si dovesse riempire di crema, togliete il sovrappiù con uno stuzzicadenti o un bastoncino cottonfioc.

Nel caso invece non ve la sentiate di giocare con i colori, sappiate che ognuno di questi marchi propone la stessa crema nella tonalità “neutro”, trasparente, incolore. Va benissimo ugualmente, magari alla lunga avranno semplicemente l’aria un po’ più vissuta e la pelle presenterà sfumature più particolari.

CALZATURE IN RETTILE O MATERIALI ESOTICI.

Di solito anguilla, pitone, coccodrillo, caimano, non hanno molta paura dell’acqua. Tut’alpiù, se hanno colorazioni particolari, meglio proteggere e quantomeno nutrirle. Questo prodotto è quello con cui, in assoluto, mi sono trovato meglio. La procedura è la solita,la quantità da utilizzare è minima, in quanto molto liquido. La spazzolatura-lucidatura finale a seconda dei gusti.

Incolore, delicatissima. Da ottimi risultati in termini di morbidezza e lucentezza. Eviterà le macchie da pioggia ma non rende impermeabili i materiali.

Conto che questa piccola guida possa aiutare chi, in inverno, si ritrova spesso con piedi gelati, bagnati o scarpe rovinate da pioggia e neve. Siete in parecchi, da quanto sento. Ovviamente, se dovessimo avere il piacere di incontrarci di persona, potrò soddisfare le Vs curiosità in maniera più specifica.

Buoni passi e a presto!

Jack.

CALZATURE IN CUOIO GRASSO.

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