Idea VULCANICA ma…

Buongiorno a tutti! Eccoci qui per un’altro articolo riguardante piccole accortezze da prendere prima di acquistare un paio di scarpe. Oggi voglio parlarvi di quelle calzature che presentano la suola in un particolare tipo di gomma VULCANIZZATA. Questo tipo si trova spesso come parte di scarpe da Trekking, Antinfortunistiche, Doposci, sandali ed alcuni modelli casual sia da donna che da uomo. Come riconoscerla? Beh è abbastanza semplice, solitamente la suola si presenta grossomodo così:

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Come vedete l’aspetto è piuttosto “soffice” diciamo, la scarpa sembra avvolta dalla suola, quasi fusa assieme e difatti il principio costruttivo è quello.

Ora, questo tipo di costruzione ha degli innegabili pregi: difficilmente potranno separarsi suola&tomaia a meno che questa non si tagli; tenuta stagna garantita sulla linea di giunzione ( se la tomaia è impermeabile ) in quanto non c’è stacco o fessurazione; buona flessibilità ed assorbimento impatto col suolo; buon grip e morbidezza.

Difetti: stile sportivo assolutamente non camuffabile; mescola della gomma solitamente di bassa qualità; se la camminata presenta dei difetti questi saranno evidenziati ed acuiti  soprattutto sui modelli più cittadini; ASPETTATIVA DI DURATA DELLA GOMMA non prevedibile e in caso di cedimento NON RIPARABILE.

Passo alla spiegazione di questi ultimi due punti, assolutamente cruciali. Questo tipo di gomma presenta come difetto principale il fatto che dopo un periodo di tempo, purtroppo non quantificabile, comincia a sfaldarsi, sbriciolarsi. Così:

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Ora, a questo punto la suola è MORTA. Ho visto i tentativi più assurdi di riparazione, tutti assolutamente inutili. Questo perchè la gomma in questione si sbriciola, la parte interna assume la consistenza della sabbia e si comporta come tale. Nulla può più riportare coesione. Come vi dicevo prima non è un’evento evitabile nè prevedibile. Sappiate che prima o poi succederà, è dovuta all’età della gomma ma solitamente 2-3 anni regge.

Quando questo accadrà avrete due scelte: buttare le scarpe O far sostituire in blocco la suola. E’ un lavoro rognosetto, poco piacevole perchè eliminare quella gomma è faticoso, lungo e sporca assai ambiente di lavoro e operatore. Per di più come suola di ricambio difficilmente se ne troverà una di foggia simile a quella originale con il rischio che su alcuni punti si veda il segno di quella vecchia. Se si dovesse optare per cambiare completamente la suola e la costruzione della stessa si dovrà mettere in conto una spesa più consistente e, secondo me, accettabile solo se la scarpa in questione ha un certo valore che esso sia monetario od affettivo. Se vi dovessero proporre di “mettere della colla che durerà un po’ ” portatele via perchè per quanto poco vi chiedano saranno sempre e comunque soldi buttati. Nel prossimo articolo vi farò un’esempio di un lavoro RADICALE che si può fare per far si che la scarpa torni a nuova, LUNGA. vita

Dato che come detto prima questo tipo di costruzione è presente su molti tipi di scarpe per tutte le stagioni credo che potrà essere un utile ragguaglio per i vostri acquisti post-quarantena. MAI come ora bisogna imparare a spendere bene ed acquistare articoli che possano durare o essere riparati; i nostri nonni lo sapevano bene e molti di voi quante cose avranno ereditato o “depredato”  dal loro armadio perchè poi la moda ritorna…ed erano ancora belle?! Perchè sulla qualità meglio non transigere, ne guadagnerete.

VI LASCIO IL LINK ALLA PAGINA IN CUI SPIEGO COME INTERVENGO IO IN PROPOSITO : https://jackbabush.com/riparazioni-e-trasformazioni/

Buoni passi.

Giacomo.

Due passi lassù…

…dove il cielo è più blu.

Buongiorno! Questa volta usciamo dai classici canoni a cui vi ho “abituato” e facciamo una capatina nel mondo del trekking!

Io pratico per lo più Escursionismo, che per me equivale a lunghe camminate possibilmente sui 2000mt. Se lungo il tragitto si trovano brevi ferrate, nevai o guadi va benissimo. Camminare sotto la pioggia va benissimo. Quasi mai arrampicata.

Per anni ho utilizzato scarpe in cuoio grasso, a volte con inserti in tessuti tecnici, tutte tassativamente impermeabili. Sempre cercato costruzioni solide, massicce. A volte troppo, probabilmente.

Le ultime, Tecnica, hanno cominciato a cedere due anni fa, dopo quasi 10 di onoratissimo servizio. Mai neppure un’infiltrazione, nonostante la membrana impermeabilizzante non fosse la più blasonata goretex ma tecni-dry. Ottima.

Questo per dare una panoramica sul tipo di utilizzo che le mie scarpe devono affrontare e i criteri di scelta che utilizzo durante il loro acquisto.

Bene, due anni fa ho deciso di dare un taglio all’abitudine e andare su qualcosa di totalmente nuovo,per me.

Ed ho comprato queste…

Di pelle, nemmeno l’ombra.

Tutti tessuti tecnici, classificate Waterproof, linea sportiva e suola dal disegno quasi running. Leggerissime. Made in China.

Volevo davvero mettermi, e metterle, alla prova.

E così, dopo 2 anni di uscite nelle condizioni sopra descritte, ( per gradi ovviamente,la diffidenza in certe circostanze😁…) oggi tiro le somme sperando vi possa essere utile.

PREGI:

Leggere.

Flessibili.

Buona impermeabilità.

Buon grip.

Costruzione robusta.

La costruzione è solida, non soffrono nemmeno nelle corse giù per i ghiaioni. I materiali e tessuti utilizzati sono di qualità, anche l’aspetto non è vissuto dopo vari strapazzi. Su questo avevo dubbi, lo confesso.

Ottima la soluzione degli occhielli cuciti, da una grande robustezza senza rischio che saltino pezzi. Hanno solo due coppie di gancetti metallici.

Il loro punto forte è l’estrema comodità di calzata. Favolose. Le tieni ore ed ore senza accorgertene, non le togliersti mai. Io ho un piede magro con pianta larga e collo poco pronunciato. L’allacciatura è ben progettata e fa si che il piede sia ottimamente contenuto ma non bloccato. Essenziale nelle discese ripide. Decisiva, nella camminata, si è dimostrata questa linguetta di contenimento blu che vedete nella foto, dietro.

Rende infilarle un po’ più complicato, se non le slacciate per un bel pezzo, ma si ripaga con un lavoro egregio. Il piede sta comodo e non si sposta. Un calzascarpe facilita molto.

La loro flessibilità è dovuta anche alla leggerezza della suola, cosa che non è sempre un pregio, come vedremo.

Il grip è molto buono sui fondi molto accidentati, aiutato anche dalla suddetta flessibilità, molto buono su fango e rocce bagnate-scivolose, buono su fondo boschivo, discreto su pietrame di dimensione ridotte. Questo per via del battistrada con scolpiture e chiodi poco profondi. Lì a volte si perde.

Devo dire che pur non essendo Vibram la mescola utilizzata è valida.

L’impermeabilita‘ va in crisi solo con immersione continua e prolungata oltre i 2 minuti, stando immobili in acqua corrente. Se si cammina in acqua per brevi tratti, tutto ok fino quasi alla caviglia. Neve, nessun problema se non affondate per lunghi tratti. Buon risultato.

DIFETTI

Suola troppo leggera.

Impermeabilità non eccelsa.

Sottopiede di scarsa qualità.

La suola ha presentato questo problema, per me grosso, praticamente subito. Si sentivano le punte dei sassi più grossi sotto la pianta del piede, davvero snervante sul lungo. Però il fatto di flettere benissimo dando molta presa al piede mi ha spinto a cercare una soluzione, semplice a dir la verità, prima di eliminarle. Ho cambiato sottopiede con uno molto più serio, con inserti ammortizzanti e rinforzi nei punti giusti. ORA vanno molto molto meglio e le uso con piacere!

L’impermeabilita è buona ma migliorabile. Sotto un’acquazzone tremendo di quasi un’ora ho cominciato a sentire un po’ di umidità. Prova dura, direte voi, ma io Odio avere i piedi bagnati dentro scarpe di questo tipo. Per sicurezza, se il meteo è incerto, prima di partire una spruzzata di Collonil Carbon Pro. E sto a posto.

Il sottopiede, veramente bruttino, era causa di scarso comfort per me. Troppo leggero, unito alla suola anch’essa leggera, rendeva l’utilizzo ostico. Risolto, come detto sopra.

Bene, a questo punto direte voi, le ricompreresti?!?

SI, come dico sempre tenete conto dell’utilizzo che dovrete farne. Non sono calzature da utilizzo estremo o durissimo, hanno dei piccoli difetti che possono rivelarsi enormi in certi ambiti. Sono ben fatte, facilmente reperibili nei negozi specializzati anche in montagna. Hanno un rapporto qualità-prezzo davvero buono. Facilmente le troverete sui 110-130€ massimo.

Se quanto ho scritto dall’esperienza sul campo vi sembra adatto a voi, corrisponda alle vostre esigenze, andate a provarle.

Marca: CMP

Modello: RIGEL

Buoni passi, a presto!

Giacomo.